Oggi si ricomincia.
Dopo una pausa voluta e desiderata, che è servita per prendere una bella rincorsa per un salto enorme in questo 2021.
Si parte in realtà senza aspettative ed obiettivi, a differenza di tutti gli altri anni.
Il 2020 mi ha insegnato una volta per tutte che anche se è giusto sognare, progettare, organizzare, siamo sempre e comunque in balia della vita, che ha spesso qualcosa che non avevamo capito da insegnaci e lo fa a volte in maniera violenta o comunque inaspettata.
La perdita di prospettiva e sicurezza (ogni giorno siamo costretti, da un anno a questa parte, a negoziare la nostra libertà) ci sta sicuramente lentamente logorando, rendendoci apatici, pessimisti e decisamente poco inclini alla serenità.
Ma giorni stanchi, e scarsi di entusiasmo mi hanno fatto pensare che forse alla fine l’unica cosa che posso fare per rimanere a galla non è tanto coltivare l’ottimismo o la speranza, ma impegnare la mente, i pensieri e le energie in cose interessanti, progetti abbandonati, in cose che regalano benessere.
In questi giorni ho letto un libro che mi è piaciuto tantissimo “Storia della mia Ansia” di Daria Bignardi: i nostri fantasmi, le nostre paure ci accompagnano sempre, sono il nostro adattamento alla vita, ma non possono essere la scusa per diventare la vittima sacrificale di noi stessi.
Non possiamo passare la vita cercando di farci amare come noi lo vogliamo, di adattare la realtà alle nostre paure, di condizionarci e condizionare, di cercare affannosamente la perfezione e l’adeguamento a canoni predefiniti. Di attaccare gli altri per sentirci superiori.
Sprechiamo tantissima buona energia nella ricerca della vita perfetta (per come la vogliamo noi) che alla fine non ne abbiamo più per godercela.
E anche ora che la situazione mondiale non riesce a darci positività dobbiamo essere in grado di preservare si noi stessi, ma anche di trovare il coraggio di cambiare, per adattarci a quello che sarà.
In questo 2021, vorrei poter vivere con incanto i progetti che mi piacciono, fare tante cose, non per sentirmi dire brava o ottenere fama e gloria, ma per il gusto di farlo.
Senza dover continuamente farmi carico di essere responsabile e strategica.
Perché sono stanca di sentirmi delusa ed insoddisfatta; di respirare ignoranza, cattiveria, odio.
Voglio imparare a vivere per quello che ho e posso avere.
Per assurdo per la prima volta da quando siamo bambini abbiamo la possibilità di affrontare questo anno senza per forza dover fare spunte su una lista di obiettivi da raggiungere.
Abbiamo il tempo e la possibilità di capire quali sono quelli che veramente vogliamo raggiungere, quali sono nostri, e abbiamo tempo ed energia da dedicarvi.
Anche se l’apatia si sta lentamente prendendo gran parte di noi come il nulla nella Storia Infinita, cerchiamo di non farle cantare vittoria e proviamo e investire su cose vecchie o nuove che possano tener viva la nostra vitalità, che ci servirà tantissimo quando il peggio sarà passato.
Sono da sempre convinta che ogni energia buona che coltiviamo, ogni cosa che seminiamo sia sempre in grado di dare frutto, anche se non siamo magari in grado di vederlo.
Ogni libro che leggiamo, cosa nuova che impariamo, il tempo che dedichiamo a un progetto, la passione nel fare, il coltivare gli affetti, ci ritorna sottoforma di qualcosa di buono.
E allora voglio che il mio 2021 sia pieno di cose, che ho tempo e possibilità di fare, di azzardi, tentativi, esplorazioni senza la pretesa che si trasformino per forza in qualcosa di straordinario, ma che semplicemente riempiano la mia vita di emozioni ed energie che faranno il lavoro che devono fare.
E spero di riuscire a restituire tutta l’energia possibile, per sconfiggere con Atreiu almeno un po’ di quel nulla che sta dilagando.